Secondo Forbes nel Regno Unito il mercato delle Startup a rapida crescita è letteralmente esploso negli ultimi cinque anni, con un sempre maggior numero di persone pronte a lanciare la propria iniziativa imprenditoriale.
Una criticità propria del tessuto imprenditoriale britannico risulta essere la bassa percentuale di scale-up (startup che hanno già sviluppato un prodotto o servizio e sono pronte a compiere un ulteriore salto dimensione) in grado di esprimere pienamente il proprio potenziale, avendo la capacità di raggiungere un bacino di utenza ampio e internazionale e di fatto garantendosi alte performance di crescita.
Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito ad un impegno maggiore per risolvere questo problema. Lo stesso establishment politico ha compreso l’importanza di sostenere questi progetti innovativi, che rappresentano i veri motori della crescita economica e della creazione di nuovi posti di lavoro, varando politiche di supporto alle startup e creando un ecosistema ricettivo per la creazione d’impresa. Inoltre sono state introdotte nuove forme di accesso ai finanziamenti e perfezionate quelle già esistenti, dall’aumento del crowdfunding azionario alla rapida crescita di un sistema di approvvigionamento di capitale di rischio.
I risultati non si sono lasciati attendere, una ricerca pubblicata dallo Scaleup Institute lo scorso anno ha rilevato che il numero totale di startup nel Regno Unito (prese in esame quelle imprese che hanno aumentato il loro fatturato e/o il numero di dipendenti ogni anno di oltre il 20% per un periodo minimo di tre anni) è aumentato di quasi il 12 percento.
Nella fascia più alta del mercato delle start-up, inoltre, il numero di aziende in grado di fregiarsi dell’ambito titolo di Unicorn, ovvero quelle imprese che hanno oltrepassato il tetto di una valutazione di 1 miliardo di dollari, sta crescendo rapidamente. Il consulente di ricerca Beauhurst, specializzato nel monitoraggio di imprese ad alta crescita, afferma che attualmente nel Regno Unito operano non meno di 13 unicorni.
BenevolentAI
BenevolentAI, con sede a Londra, è specializzata nello sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale nei campi dell’innovazione scientifica e medica Fondata nel 2013, ha ottenuto lo status di unicorno nel 2015.
Oxford Nanopore
Questa azienda ha aperto la strada all’utilizzo delle tecnologie di sequenziamento del DNA e dell’RNA in un’ampia gamma di settori. Fondato nel 2005, ha raggiunto lo status di unicorno un decennio dopo.
The Hut Group
Leader nel mercato della salute e del benessere, Hut Group, con sede a Manchester, ha sviluppato la propria attività attraverso la piattaforma di e-commerce proprietaria. Lanciata nel 2004, ha raggiunto lo status di unicorno nel 2016.
Transferwise
È tra le aziende che operano nel fintech più conosciute del Regno Unito, Transferwise si è prepotentemente inserita nel mercato internazionale del trasferimento di denaro che fino a qualche anno era di competenza delle sole banche. Ha raggiunto la valutazione di 1miliardo di dollari nel 2016, sei anni dopo il suo lancio.
Funding Circle
È un’importante piattaforma peer-to-peer che mette in comunicazione gli investitori e le piccole e medie imprese alla ricerca di capitale di debito. Lanciata nel 2010, ha ottenuto lo status di unicorno nel 2017.
BrewDog
BrewDog è un birrificio britannico con sede a Elon in Scozia che ha raggiunto negli anni un ampio seguito differenziandosi nel mercato grazie alla produzione di birre sperimentali e ricercate. Lanciato nel 2006, la società ha raggiunto lo status di unicorno 11 anni dopo.
Improbable
Questa azienda è leader mondiale nel settore del giochi in realtà virtuale e fornisce i sistemi di server cloud che supportano i mondi virtuali in cui i giocatori interagiscono. Ha raggiunto lo status di unicorno cinque anni dopo il suo lancio nel 2012.
Deliveroo
La società di consegna di prodotti alimentari ha cambiato il modo in cui i ristoranti si interfacciano con la loro clientela. Offrendo una consegna rapida e affidabile ha esteso la consegna a domicilio alla maggior parte dei ristoranti presenti nelle città in cui opera. Ha raggiunto lo status di unicorno nel 2017, cinque anni dopo il suo lancio.
OakNorth
OakNorth opera nel mercato bancario fornendo alle imprese e agli imprenditori soluzioni di finanziamento del debito su misura. Avviata nel 2013, in soli quattro anni è diventata un unicorno.
Revolut
È una banca digitale che ha conquistato e fidelizzato un’ampia clientela attratta dai servizi disponibili sulla sua app. È stata lanciato nel 2014 e raggiunto lo status di unicorno lo scorso anno.
Darktrace
Darktrace è attiva nel mercato, in rapida espansione, della sicurezza cibernetica. Il loro sistema di intelligenza artificiale permette di difendere le organizzazioni e le aziende dalle minacce informatiche più sofisticate. È diventato un unicorno l’anno scorso, cinque anni dopo il suo lancio.
Monzo
È la terza digital banking presente nella lista di unicorni stilata dalla Beauhurst, Monzo ha raggiunto lo status di unicorno solo quattro mesi fa, è stata lanciata nel 2015.
Graphcore
È l’ultima della lista a fregiarsi dell’ambito titolo di unicorno. Graphcore è specializzata nello sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale e apprendimento automatizzato. È stata lanciata nel 2016, raggiungendo una valutazione di 1 miliardo di dollari in soli due anni.
Come prevedibile, molte di queste realta aziendali operano nel Fintech, confermando Londra polo mondiale del settore. L’altra grande area che sta vivendo una evoluzione inarrestabile è quella dell’ Intelligenza Artificiale, che conferma i trend di sviluppo americani e cinesi: sarà il motore della crescita economica mondiale dei prossimi anni, e questo viene dimostrato anche dai numeri di queste aziende, che sono quelle che in minor tempo hanno raggiunto lo status di Unicorn.
Alcuni settori insoliti hanno un enorme potenziale per gli investitori.
Per avviare un’attività di successo, è necessaria una buona idea e l’audacia di agire su di essa. Chiunque sia in grado di identificare i settori economici che presentano in modo univoco un trend positivo di crescita ha un chiaro vantaggio.
Un’indagine di INC.COM analizza i settori industriali che presentano le start-up con le maggiori prospettive di crescita nel mercato americano. Settori, quindi, da scoprire e osservare con grande attenzione anche nel vecchio continente.
Micromobilità
Una rivoluzione nel trasporto urbano sta creando un’opportunità per le startup che realizzano bici elettriche, scooter e skateboard. Con oltre il 60% della popolazione mondiale che dovrebbe vivere nelle aree urbane entro il 2030 – dal 55% nel 2018, secondo il Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite – i prodotti di micromobilità guadagneranno popolarità come alternativa ai mezzi tradizionali di trasporto.
Perché investire: muoversi su e-bike, e-scooter e e-skateboard è comodo, divertente e garantisce sostanziali benefici ambientali ed energetici. L’acquisizione da parte di Ford della start-up e-scooter Spin per un valore di 100 milioni di dollari nel novembre 2018 ha portato una maggiore consapevolezza del settore.
Competenze necessarie: gli imprenditori della micromobilità dovranno essere aggiornati sugli ultimi progressi tecnologici nella produzione di batterie di piccole dimensioni, mentre le società che offrono flotte di veicoli per il trasporto dovranno creare software per la rintracciabilità e gestire un servizio di abbonamento.
Barriere all’entrata: Costruire dispositivi di micromobilità su scala richiederà un investimento di capitale significativo.
Il rovescio della medaglia: E-scooter ed e-bike sono illegali in alcuni stati, mentre i regolamenti che disciplinano il loro uso devono ancora essere stabiliti in altri. In entrambi i casi, le proposte per regolamentare i sopracitati veicoli sono in arrivo.
Concorrenza: la società di consulenza aziendale Frost & Sullivan prevede che entro il 2020 saranno lanciati più di 150 veicoli di micromobilità, comprese le micro vetture.
Players importanti: giganti dell’E-scooter tra cui Bird e Lime hanno flotte in oltre 100 città.
Crescita: gli investitori globali hanno investito 3,7 miliardi di dollari in società di e-scooter e e-bike durante i primi 10 mesi del 2018, rispetto ai 2,8 miliardi di tutto il 2017 e i 343 milioni nel 2016, secondo i dati di CB Insights. Si prevede che i ricavi globali delle e-bike aumenteranno fino a 24,3 miliardi di dollari entro il 2025, da 15,7 miliardi di dollari nel 2016, secondo Navigant Research.
Terapie digitali
Non più solo una forma di intrattenimento, videogiochi e altre applicazioni software possono ora essere utilizzate per trattare una serie di condizioni mediche. Per le startup, questa nuovo approccio è un’opportunità per creare terapie che riducano la dipendenza dei pazienti dai farmaci tradizionali.
Perché investire: la terapia digitale può soddisfare le esigenze mediche in un’ampia gamma di condizioni. I prodotti sul mercato o in fase di sviluppo includono programmi software per migliorare l’asma e la BPCO, servizi in aggiunta al trattamento ambulatoriale per l’abuso di sostanze e trattamenti per l’ADHD pediatrico e la depressione.
Competenze necessarie: le startup dovranno essere in grado di creare prodotti software che vanno dalle app mobile ai giochi digitali interattivi che rispettino la normativa del settore sanitario.
Barriere all’entrata: superare i test dell’ FDA , l’ente governativo americano che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici , rappresenta un ostacolo significativo per le startup.
Il rovescio della medaglia: mentre i medici possono prescrivere terapie digitali, resta da vedere se le compagnie d’assicurazione copriranno questi trattamenti. C’è anche incertezza su come valutare finanziariamente i prodotti della terapia digitale.
Concorrenza: la FDA ha approvato circa 30 app terapeutiche digitali solo nel 2018.
Players principali : Click Therapeutics ha recentemente raccolto $ 17 milioni dal colosso farmaceutico Sanofi, e ha riscontrato risultati incoraggianti nelle prime prove sulle app ideate per curare la depressione e aiutare le persone a smettere di fumare.
Crescita: il mercato statunitense della terapie digitali è stato valutato intorno a 889 milioni di dollari nel 2017 e si prevede che raggiungerà i 4,42 miliardi di dollari entro il 2023, secondo la società di consulenza aziendale Frost & Sullivan.
Prodotti CBD
Esiste già una forte domanda negli Stati Uniti per i prodotti contenenti cannabidiolo o CBD, una componente chimica naturale della cannabis e della canapa che non è psicotropa, ovvero non altera le funzioni psichiche di chi l’assume. Le aziende che offrono prodotti CBD hanno una straordinaria opportunità, in quanto i sostenitori del CBD affermano che la sostanza combatta efficacemente l’ansia, abbia proprietà anti-infiammatorie e allevii il dolore. I consumatori stanno già abbracciando la CBD come un prodotto da integrare nella loro vita quotidiana.
Perché investire: il CBD sta comparendo in una vasta gamma di prodotti tra cui oli, lozioni, saponi e prodotti di bellezza. La nicchia più recente è l’industria alimentare e delle bevande, in cui le aziende l’hanno aggiunto a snack, caffè, gelati e cocktail. Entro il 2020, secondo un rapporto sulle tendenze alimentari del 2019 da parte del produttore di snack Kind, si prevede che il CBD sarà presente anche in yogurt, zuppe e condimenti per insalate.
Competenze necessarie: una solida base di conoscenze scientifiche sulla pianta di cannabis e sul cannabidiolo è fondamentale. Mentre le competenze richieste variano a seconda che gli imprenditori stiano producendo prodotti CBD per l’industria alimentare e delle bevande, per il settore salute e benessere o per il mercato bellezza e cura della persona, inoltre una forte capacità di marketing sarà cruciale per ogni nuovo concorrente che spera di distinguersi dalla concorrenza.
Barriere all’entrata: Trovare spazio presso i rivenditori sarà una sfida a causa della forte concentrazione di nuovi marchi.
Il rovescio della medaglia: attualmente non tutti i prodotti CBD sono legali negli Stati Uniti. L’approvazione del Farm Bill del 2018 dovrebbe rendere legale il CBD in tutti e 50 gli stati, il che potrebbe favorire la concorrenza delle grandi aziende, rendendo più difficile l’inserimento nel mercato da parte delle startup.
Concorrenza: Considerando che la CBD non esisteva come categoria di prodotti cinque anni fa, la concorrenza sta crescendo ad un ritmo incalzante, con centinaia di aziende del CBD che offrono migliaia di prodotti.
Players principali: il produttore di olio di CBD, con sede nel Colorado, Charlotte’s Web Holdings ha registrato un fatturato di 40 milioni di dollari nel 2017 e quasi 18 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2018, con un aumento del 57% su base annua. CV Sciences, con sede in Nevada, che vende prodotti CBD e sta sviluppando un farmaco sintetico basato sul CBD,ha registrato vendite per oltre 20 milioni di dollari nel 2017, con un aumento dell’87% rispetto al 2016.
Crescita: l’industria CBD negli Stati Uniti è cresciuta di circa il 40% nel 2017 secondo il recente rapporto di New Frontier Data, una società di analisi specializzata nel settore della cannabis. Il mercato dovrebbe raggiungere i 500 milioni di dollari nel 2018 e l’ 1,91 miliardi entro il 2022. Gli analisti della società di investimento Canaccord Genuity stimano che il solo mercato statunitense delle bevande CBD raggiungerà i 260 milioni di dollari entro il 2022.
Nutrizione personalizzata
Non esiste un approccio unico per una dieta sana, motivo per cui alcune persone sono più inclini ad aumentare di peso su alcuni regimi dietetici rispetto ad altri. Conoscere le informazioni genetiche può aiutare a capire esattamente di cosa il proprio corpo ha bisogno per essere più in forma, creando un’opportunità per le startup che possono aiutare i consumatori nel prendere decisioni personalizzate basandosi sui dati individuali raccolti.
Perché investire: circa 15 milioni di persone in tutto il mondo si sono sottoposte ai test genetici, secondo uno studio pubblicato su Science, e mentre molti segmenti dell’industria medica spostano la loro attenzione dal trattamento alla prevenzione, l’alimentazione sta emergendo come uno degli strumenti migliori per prevenire una serie di malattie . La nutrizione personalizzata è solo un segmento di una tendenza più ampia verso la personalizzazione in settori che vanno dal cibo ai media.
Competenze necessarie: i fondatori dovrebbero conoscere i fondamenti della scienza dell’alimentazione, e idealmente possedere competenze in biologia umana, fisiologia, scienze sociali o psicologia comportamentale, secondo Neil Grimmer, fondatore della società di nutrizione personalizzata Habit.
Barriere all’entrata: riunire gli elementi chiave della nutrizione, della biologia umana e della psicologia comportamentale in un’azienda in una fase iniziale può richiedere un investimento di capitale significativo, così come assumere dietisti e nutrizionisti.
Il rovescio della medaglia: i regolamenti del Dipartimento della Sanità a New York, New Jersey e Rhode Island vietano la vendita di alcuni test diagnostici diretti al consumatore.
Concorrenza: esistono più di una dozzina di aziende che si occupano di nutrizione personalizzata che utilizzano kit fai-da-te , questionari o dispositivi indossabili per tenere traccia dei dati sanitari.
Players principali: nel novembre 2018, la società Arivale, attiva nel settore del benessere, ha lanciato un’applicazione per la dieta personalizzata chiamata Food Therapy, che consente agli utenti di ottenere riposte a tutte le loro domande sull’alimentazione e sulla salute entro 5 minuti da dietisti registrati e nutrizionisti certificati. E lo scorso aprile, la società di analisi genealogica Family Tree DNA ha collaborato con Vitagene, un’azienda che opera nel settore del benessere e della saluta per offrire ai clienti di Family Tree DNA un prodotto che racchiuda in un’unica soluzione commerciale, un piano nutrizionale un programma di allenamento e uno schema di integrazione alimentare a 49 dollari.
Crescita: il mercato globale dei test genetici dovrebbe raggiungere i 19,1 miliardi di dollari nel 2024 dai 9,5 miliardi del 2018, secondo Energias Market Research. Il settore della salute e del benessere personalizzato dovrebbe diventare un mercato da 600 miliardi di dollari entro il 2020, secondo un’analisi della società di consulenza manageriale Oliver Wyman.
Produzione di carne secca di qualità
La carne secca non è più quella di una volta. Questo perché le nuove realtà aziendali stanno cercando di reinventarla con ingredienti creativi, carni di qualità superiore e nuovi sapori per trasformarla da spuntino poco salutare in un alimento base migliore.
Perché investire: le tendenze alimentari e la popolarità di diete come la keto o la paleo, che incoraggiano i partecipanti a mangiare più proteine e meno carboidrati, hanno creato una richiesta di carne secca che fosse più salutare. Inoltre, il trend sociale del mangiare sano sta spingendo le persone verso cibi che non presentano una lunga lista di ingredienti sconosciuti.
Competenze necessarie: gli imprenditori di questo settore dovrebbero conoscere il processo di produzione e preparazione delle carni, le tendenze alimentari e avere una conoscenza delle norme alimentari imposte sia dall’USDA sia dall’EPA, secondo IBISWorld.
Barriere all’entrata: le aziende dovranno ricevere l’approvazione dall’USDA e dall’EPA e aderire ai loro standard.
Il rovescio della medaglia: le carni di alta qualità, alimentate con erba o senza antibiotici preferite dai consumatori sono più costose da acquistare per le aziende. Le start-up devono anche trovare il modo di differenziarsi commercialmente dalle altre opzioni sul mercato.
Concorrenza: IBISWorld classifica il livello di concorrenza nel settore come media. Startup come Chef’s Cut Real Jerky o Krave si stanno distinguendo promuovendo i loro prodotti come biologici, privi di OGM e senza conservanti.
Players principali: Oberto e Jack’s Links controllano rispettivamente il 23,5 e l’11,4 percento del mercato di carne secca, secondo IBISWorld.
Crescita: nel complesso, i ricavi nel mercato delle carni essiccate negli Stati Uniti dovrebbero aumentare del 3,3% ogni anno per raggiungere un totale di $ 1,6 miliardi nel 2022, secondo IBISWorld.
Baby Tech
Le persone hanno smartphone sempre più avanzati in tasca e braccialetti intelligenti ai polsi che monitorano la loro attività fisica, cardiaca e del sonno. La domanda di queste soluzioni tecnologiche si sta ora estendendo a una popolazione più vulnerabile: i bambini. Le start-up in questo settore stanno creando soluzioni innovative ad esempio per il controllo della fertilità, l’allattamento al seno, o il monitoraggio diretto della salute del bambino.
Perché investire: poiché la tecnologia è diventata meno costosa, sia per i produttori che per i clienti. Inoltre, c’è stato un recente aumento nello sviluppo di soluzioni che monitorano la fertilità, quindi non sorprende che le innovazioni volte a prendersi cura dei bambini arrivino come conseguenza , dice Jill Gilbert, che presenta l’annuale Baby Tech Summit, parte della fiera internazionale di elettronica di consumo.
Competenze necessarie: i fondatori devono individuare correttamente il proprio target di mercato e definire il prodotto, integrando competenze tecniche ad elementi di marketing.
Barriere all’entrata: nonostante la domanda di prodotti tecnologici per bambini, i finanziamenti potrebbero essere difficili da trovare. Le start-up nel settore devono ancora attirare una grande quantità di capitale di rischio, secondo Gilbert.
Il rovescio della medaglia: la sopravvivenza in questo settore richiede che le aziende migliorino costantemente i loro prodotti esistenti o ne inventino nuovi per le diverse fasi di assistenza all’infanzia, al fine di costruire relazioni a lungo termine con le famiglie.
La competizione: quattro delle più grandi aziende rappresentano circa il 40% delle vendite online nel settore dei prodotti per bambini , mentre il resto appartiene alle piccole aziende e alle attività gestite da un unico imprenditore, secondo IBISWorld. Tuttavia, IBISWorld non distingue i nuovi servizi tecnologici per l’infanzia dai prodotti per bambini più generici nella sua relazione di settore. La competizione in questo campo è moderata, ma ci sono molte aree diverse nella cura del bambino che le startup possono prendere di mira, dice Gilbert.
Players importanti: le migliori startup in questo ambito comprendono Willow, il produttore di un tiralatte a mani libere; Ava, che vende un braccialetto di monitoraggio dell’ovulazione; Hatch Baby che produce fasciatoi e bilance intelligenti.
Crescita: IBISWorld si aspetta che il mercato online dei prodotti per bambini negli Stati Uniti continui la sua crescita e raggiunga un fatturato di 9,7 miliardi di dollari nel 2022, rispetto ai 7,4 miliardi del 2018.
Servizi per selfie
Sono dei servizi che ti permettono di scattare, personalizzare e stampare foto per ogni evento. Sono costituiti da un supporto fotografico dotato di fotocamera accompagnato da una serie di oggetti di scena che assicurano originalità agli scatti. Queste cabine fotografiche di nuova concezione sono sistemi semplici da usare che danno agli utilizzatori un maggiore controllo creativo dei loro scatti e permettono a più soggetti di adattarsi alla foto, il che significa che sono perfetti per avere una foto ricordo o per una possibilità di promozione sociale dell’evento stesso.
Perché investire : le persone hanno un forte desiderio di documentare gli eventi nella loro vita con immagini e video che possono in seguito condividere sulle piattaforme social. Inoltre, alcune aziende li stanno utilizzando per campagne di social marketing o per la raccolta di dati sui potenziali clienti.
Competenze necessarie: gli imprenditori devono avere una forte conoscenza dell’hardware e del software che fornisce le immagini o i video direttamente agli utenti o alle loro piattaforme di social media.
Barriere all’entrata: lo sviluppo hardware per questo settore è complesso. Inoltre oltre a richiedere alle aziende una manutenzione costante del dispositivo, le apparecchiature fotografiche devono essere altamente affidabili in quanto verranno generalmente utilizzate in occasione di eventi unici.
Il rovescio della medaglia: può essere difficile per le startup rendere il loro software intuitivo e facile da utilizzare. La maggior parte dei clienti lo utilizzerà per la prima volta, afferma Mark Hennings, il co-fondatore dello stand selfie Simple Booth.
La competizione: ci sono molte startup in questo settore. Alcune stanno costruendo soluzioni hardware e software integrate mentre altre si concentrano sulla licenza delle piattaforme operative degli apparecchi.
Players importanti: Simple Booth produce sia lato software che hardware, incluso un impianto fotografico che i fondatori chiamano “The Halo”. Altre importanti aziende sono Curator e Snappie.
Crescita: questa è una categoria nuova e in crescita, e non ci sono ancora statistiche affidabili sul suo valore di mercato. Tuttavia, le start-up in questo settore presentano cifre in entrata importanti e un aumento dei finanziamenti: Simple Booth, ad esempio, ha generato 3,3 milioni di dollari l’anno scorso, mentre Pixilated ha raccolto 500,000 dollari. Questo mercato nel suo insiemi negli Stati Uniti è valutato in 10,6 miliardi di dollari nel 2018 e secondo le previsioni di IBISWorld dovrebbe raggiungere gli 11,2 miliardi di dollari entro il 2022.
Abbigliamento da ufficio
La tendenza a indossare abiti sportivi o casual anche in occasione formali ha scatenato una rivoluzione nella moda. Un numero sempre maggiore di marchi, sta creando una linea d’abbigliamento appropriata per l’ufficio che garantisca allo stesso tempo i livelli di comfort e durabilità propri dei capi sportivi.
Perché investire: i consumatori sono fortemente interessati all’acquisto di abiti che fondono il comfort e lo stile e che permettano loro di spostarsi facilmente dall’ufficio alla palestra o viceversa, secondo CB Insights.
Competenze necessarie: gli imprenditori di questo settore devono essere attenti alle ultime tendenze di moda e definire correttamente le strategie dei prezzi, afferma Diana Smith, direttore associato di vendita al dettaglio e abbigliamento della società di ricerche di mercato Mintel. È anche importante considerare la sostenibilità, aggiunge, dal momento che i Millennials e altri giovani consumatori preferiscono acquistare da aziende che utilizzano pratiche rispettose dell’ambiente e socialmente responsabili.
Barriere all’entrata: “Uno dei più grandi problemi d’accesso al mercato è l’enorme varietà di offerta “, afferma Smith, osservando che sia i discount che i designer di fascia alta stanno vendendo questo tipo di capi.
Il rovescio della medaglia: la distribuzione potrebbe essere una delle sfide più difficili per gli imprenditori che entrano in questo settore, afferma Smith. Dato che i marchi più grandi optano per modelli diretti al consumatore, riducendo i costi e trasferendo tali risparmi al cliente, le startup che vendono solo questo tipo di prodotto (ad esempio nei negozi specializzati) potrebbero avere difficoltà ad attirare clienti.
Concorrenza: le startup dovranno competere con molti marchi affermati.
Players importanti: ADAY, Ministry of Supply, Lululemon e Mizzen + Main sono alcuni dei nomi di spicco del settore.
Crescita: questo è un settore in espansione ma attualmente ci sono poche statistiche sul suo valore di mercato. Tuttavia, un segno di crescita inequivocabile è rappresentato dall’ aumento dei finanziamenti a favore delle startup di settore: Ministry of Supply ha collezionato 10 milioni di dollari di finanziamenti, Mizzen + Main 4 milioni e ADAY 3 milioni.
Il 2018 è stato un giro sulle montagne russe per il mondo blockchain. Le criptovalute sono salite alle stelle all’inizio dell’anno, per poi crollare alla fine, lasciando grande incertezza sugli sviluppi futuri. Alcune grandi aziende tech come IBM, Oracle e Amazon, hanno sviluppato servizi legati alla blockchain. Altre società hanno iniziato a provare la tecnologia, stabilendo i primi casi d’uso e provando nuovi concept.
Cosa aspettarsi dunque, dopo un anno così pieno di novità?
Ecco 5 tendenze da tenere d’occhio nel mondo blockchain per il 2019, come ci suggeriscono gli esperti di blockchainflashnews.com
1. Asia in boom
Mentre un rigido contesto normativo potrebbe ancora reprimere la Cina, altri paesi asiatici sembrano adottare un approccio molto aperto e innovativo nei confronti della blockchain e delle criptovalute. La Thailandia si è prefissata di diventare il principale centro di blockchain nella regione: il governo è molto esplicito e accogliente nei confronti delle iniziative blockchain. Vediamo un crescente interesse anche da parte della Corea del Sud, dove il governo sta completando il suo sistema di voto basato su blockchain già quest’anno. Ma ci sono anche altri paesi come il Giappone e Singapore, che sono aperti alle nuove tecnologie e, con regole chiare, possono offrire una base eccellente per attirare le imprese blockchain.
2. Nuove sperimentazioni di Business
Nel 2018 alcune aziende innovative si stavano già dilettando con la blockchain, completando i loro primi tentativi operativi. Nel 2019 non ci saranno ancora adozioni di massa, ma possiamo aspettarci che più aziende sviluppino casi d’uso e prototipi di blockchain nel loro business. Nel 2018 sembrava che la blockchain fosse una soluzione unica per tutti i problemi; nel 2019 avremo un’immagine più chiara delle situazioni in cui la blockchain migliorerà e dove altre tecnologie prenderanno il comando.
Scalabilità e sviluppo UX
3. Scalabilità e sviluppo UX
Nel 2018 ci si è resi conto che la tecnologia non era ancora pronta per l’adozione di massa. In primo luogo, il problema della scalabilità, che è diventato evidente alla fine del 2017 con Cryptokitties che aveva quasi bloccato la rete Ethereum, non è stato ancora risolto in modo efficace. Scalabilità e ostacoli alle prestazioni influenzano sia l’adozione aziendale che pubblica. Le soluzioni promettenti, come sidechain e piattaforme innovative, dovrebbero diventare più sofisticate e adattate nel 2019. In secondo luogo, molte applicazioni blockchain ora hanno un’interfaccia utente complessa, che è ben lungi dall’essere intuitiva per l’utente medio non tecnologico. Nel 2019 ci aspettiamo di vedere soluzioni che siano in grado proporsi all’utente medio sia nella tecnologia che nella facilità d’uso.
4. I governi aprono a blockchain
Il contesto normativo è stato fino ad ora molto complesso e ci si aspetta che nel 2019 molti governi facciano chiarezza sulla normativa che regola il settore, favorendo con maggiore chiarezza i business e gli investimenti privati. Negli Stati Uniti possiamo aspettarci di vedere la SEC (US Securities and Exchange Commission) continuare a dare la caccia agli ICO mascherati da vendite di sicurezza mentre sviluppano un framework per cripto come classe di investimento. Paesi europei come la Svizzera, Malta, Lituania e Lichtenstein troveranno competizione in tutto il mondo via via che un numero sempre maggiore di stati spingeranno verso regolamenti più favorevoli intorno a blockchain e cripto-ventures. La Malesia, ad esempio, sta già pianificando nel primo trimestre di rivedere i suoi regolamenti cripto e ICO. Infine, i governi inizieranno ad esplorare ciò che la tecnologia blockchain può fare per loro e cercare possibili casi d’uso.
5. Blockchain re-branding
Nel 2019 speriamo di vedere finalmente una separazione tra criptovalute e blockchain per il grande pubblico. A partire da ora, molti pensano che i due concetti siano intercambiabili e associano la blockchain a transazioni volubili di cripto-mercato e oscure. A causa di questo equivoco, molti stanno alla larga dalla tecnologia blockchain nel suo complesso. Nel 2019 ci aspettiamo una migliore educazione da parte dell’industria, che aprirà le menti di molti verso i possibili usi della blockchain oltre il mercato finanziario.
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